FASCISTI ALLA CAMERA DEL LAVORO

 

Ancora una provocazione fascista a Milano. Stavolta a essere presa di mira la Camera del Lavoro cui va la solidarieta’ del Comitato antifascista di zona 8

dal corriere

ONORIO ROSATI: «PROVOCAZIONE FASCISTA, NON SUCCEDEVA DAGLI ANNI ’70»

Sindacalista Cgil colpito con un casco
davanti alla Camera del Lavoro

Il funzionario voleva bloccare un volantinaggio non autorizzato da parte del gruppo Giovane Italia

MILANO – Un sindacalista della Cgil ha denunciato di essere stato aggredito davanti alla Camera del Lavoro mentre cercava di fermare alcun individui che, verso le 12 di venerdì, stavano distribuendo volantini contro la Cgil davanti alla sede milanese del sindacato. Il volantino era firmato dal gruppo «Giovane Italia Nucleo Marinetti», appartenente all’area della gioventù Pdl, ed era relativo alla questione Tav: si accusavano i sindacati di essere «assenti ingiustificati» verso i lavoratori impiegati nel cantiere. Una decina di militanti, senza autorizzazione, hanno cominciato a distrubuirli di fronte alla Camera del Lavoro. «Mentre venivano allontanati – si lette in una nota diffusa dalla Camera del Lavoro – alcuni di questi, armati di casco, colpivano ripetutamente i militanti della Cgil, uno dei quali, ferito, veniva successivamente ricoverato al Policlinico». Il funzionario, 50 anni, durante la discussione è stato colpito con un casco ed è caduto a terra battendo la schiena. E’ stato ricoverato in osservazione all’ospedale Policlinico. Sul posto, secondo la ricostruzione della stessa Cgil, «sono tempestivamente intervenuti carabinieri, polizia e Digos».

LA QUESTIONE TAV – I volantini portavano il titolo «Tav: sindacati assenti ingiustificati», ed erano stati stilati a difesa degli operai della ditta Italcoge Spa, l’impresa che si è aggiudicata i lavori in un cantiere della Tav. Gli operai della Italcoge erano definiti «lavoratori costretti a fare i conti con stipendi arretrati e appalti a rischio», «l’unica vera categoria non protetta». Per questo i rappresentanti della Giovane Italia, tramite il volantino, chiedevano «una presa di posizione netta da parte dei sindacati».

«PROVOCAZIONE FASCISTA» – Il segretario generale della Camera del lavoro Onorio Rosati ha definito il gesto come una «provocazione fascista senza precedenti: si attacca la Camera del Lavoro di Milano, luogo simbolo della democrazia e della sinistra nella nostra città». «È dagli inizi degli anni ’70 che non registravamo un atto simile – prosegue Rosati – e chiediamo alle forze dell’ordine pubblico che si accertino immediatamente i mandanti e gli esecutori di questa provocazione». Secondo Rosati il gesto «è il frutto di un pericoloso clima politico in città, che è stato colpevolmente tollerato in tutti questi anni e che vede le diverse formazioni di destra impegnate in atti provocatori nei confronti di persone, di iniziative e di luoghi simbolo dell’antifascismo, della sinistra e del lavoro». Dopo aver rivolto il proprio invito ai militanti della Cgil «a mantenere la calma», Rosati ha sottolineato: «Non accetteremo altre provocazioni». «Per questo – ha concluso il segretario sindacale – chiediamo l’immediata chiusura di tutte le sedi di formazione neofascista apertesi nella nostra città anche recentemente».

SOLIDARIETA’ DELLA UIL – Il segretario generale della Uil Walter Galbusera ha espresso a nome del sindacato «solidarietà alla Camera del Lavoro di Milano, e la più ferma condanna dell’aggressione messa in atto da un gruppo di individui che si richiamano ad organizzazioni di estrema destra». Galbusera parla di motivazione «pretestuosa» a proposito della questione Tav, e sottolinea «l’intento provocatorio e la assoluta gravità del ricorso alla violenza». «La Uil – conclude il segretario generale – auspica che tutti i cittadini e le forze politiche e sociali della città sostengano l’impegno fermo e determinato fin qui dimostrato dalle forze dell’ordine, volto a scoraggiare ogni atteggiamento di violenza nel confronto politico e sociale». Solidarietà anche da parte di Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl di Milano, che parla di «un brutto e pericoloso segno di intolleranza, che non va sottovalutato. Un segno del clima avvelenato che investe oggi la società e il mondo politico, economico e sindacale».

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_luglio_8/sindacalista-cgil-aggredito-camera-lavoro-gruppo-marinetti-pdl-1901049448243.shtml

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