Riceviamo, pubblichiamo e condividiamo
Oggi, 13 settembre 2013, mentre è in pieno svolgimento il raduno nazifascista Boreal a Cantù, la Milano Antifascista ha colpito simbolicamente una sede del partito Forza Nuova, organizzatore del raduno. Una sede aperta da poco che si trova in un quartiere popolare. Alla chiusura di questa nuova sede è seguito un volantinaggio di massa per le vie del quartiere. Di seguito il testo distribuito in italiano, arabo e spagnolo.
FUORI I FASCISTI DAL MIO QUARTIERE
In Via Palmieri 1 da poco è arrivato un gruppo di codardi che non ha nemmeno il coraggio di presentarsi con il proprio nome. Si presentano come “Uniti per il quartiere”, ma sono i fascisti di Forza Nuova.
Che cosa ci sono venuti a fare in Stadera?
Quello che fanno ovunque e da sempre i fascisti: difendere gli interessi dei padroni. Fascisti e razzisti sono utili ai potenti di questa città. Non hai la casa? Non hai lavoro? La colpa è degli immigrati. Ripetono questa storia da anni, solo per metterci uno contro l’altro. Al mondo ci sono sfruttati e sfruttatori. Noi siamo gli sfruttati, come i nostri fratelli immigrati. La nostra rabbia, la nostra lotta, la indirizziamo contro chi ci sfrutta. Sono gli sfruttatori quelli che ci tolgono il lavoro, lo rendono sempre più precario e sottopagato, cancellano i diritti fondamentali e ci tolgono le case. Lo fanno per speculare e per arricchirsi alle nostre spalle. Gli sfruttatori hanno i loro cani da guardia. Sono i fascisti, da sempre amici dei potenti. Fascisti, razzisti, xenofobi, sono utili ai potenti perché alimentano la guerra tra poveri. Sono un’arma di distrazione di massa. E per questo sono ricompensati dai potenti.
Chi ha dato la sede di Via Palmieri 1 ai fascisti di Forza Nuova?
L’ALER!!! La stessa ALER che ci sgombera, anche in presenza di bambini e anziani. La stessa ALER che ha i vertici in affari con la ‘ndrangheta. La stessa ALER corrotta e marcia fino al midollo, implicata un giorno sì e l’altro pure in un’inchiesta per corruzione. La stessa ALER che lascia metà Stadera in stato di abbandono con le case che cadono a pezzi, ma un posticino per i loro amici fascisti lo trova sempre, così come è già successo in passato quando regalò sei locali in comodato d’uso gratuito a Prosperini.
Noi siamo antifascisti e antirazzisti, come lo sono stati i tanti partigiani dello Stadera che hanno combattuto contro il nazifascismo. Ce lo ricordano ogni giorno le lapidi dei caduti di Via Palmieri, Barrili e Neera.
Essere antifascisti e antirazzisti significa schierarsi al fianco degli sfruttati, indipendentemente dal colore della loro pelle.
Per questo oggi abbiamo chiuso simbolicamente la loro sede.
Fuori i fascisti dal mio quartiere!
Chiudere i covi nazifascisti!