GIAMBELLINO - Rotta verso il 25 aprile 2012
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Saverio Ferrari – Liberazione – 03/08/2009
La strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, la più grave nell’Italia del dopoguerra, smentendo un luogo comune, non è stata l’unica conclusasi con una sentenza di condanna nei confronti di neofascisti. Altre due, infatti, pur con un cammino giudiziario assai tormentato, sono approdate a esiti analoghi: quella di Peteano, in provincia di Gorizia, del 31 maggio 1972, riguardante l’assassinio di tre carabinieri attirati in una trappola e fatti saltare in aria con un’autobomba, e quella del 17 maggio 1973 davanti alla Questura di Milano con il lancio, al termine dello scoprimento di un busto in onore del commissario Luigi Calabresi, di una bomba a mano che mancando l’obiettivo delle autorità esplose tra i passanti causando quattro morti e 45 feriti.
Per la prima furono condannati all’ergastolo due esponenti di Ordine nuovo, Vincenzo Vinciguerra e Carlo Cicuttini, ancora oggi detenuti, per la seconda, invece, Gianfranco Bertoli fu arrestato in flagrante, risultando alla fine, come da sentenza di Cassazione, non un anarchico, ma un collaboratore dei servizi segreti in stretti rapporti con ambienti dell’eversione di destra. Continua a leggere
Dai colloqui riservati dei dirigenti: un’organizzazione ipercentralizzata con doppi livelli, la paura degli infiltrati, il servizio d’ordine e i rapporti con la Digos
Saverio Ferrari – Osservatorio democratico – 09/07/2009
“Duemila tesserati e migliaia di simpatizzanti, sedi su tutto il territorio nazionale, 15 librerie, otto associazioni sportive, una web radio con 25 redazioni in Italia e dieci all’estero”. Con queste parole Gianluca Iannone, presidente di Casa Pound Italia, il 22 giugno scorso ha introdotto i risultati raggiunti dall’associazione, festeggiando il primo anno di attività, a Roma ad Area 19, una delle quattro occupazioni poste sotto l’egida del gruppo. È stata anche l’occasione per sottolineare come ben 150 siano state le conferenze organizzate e che a Casa Pound Italia fanno ormai riferimento “dieci gruppi musicali, una compagnia teatrale, una galleria d’arte e un circolo di cultura cinematografica”, ma soprattutto il Blocco studentesco che “ha conquistato 120 rappresentanti alle Superiori e 37 mila voti solo a Roma con una media del 18% dei consensi”. “È stato un anno intenso” – ha concluso Iannone – “che ha portato a risultati che vanno oltre quanto sperassimo, a cominciare dalla capacità del Blocco studentesco di guidare la protesta contro la riforma Gelmini”. Un giudizio decisamente ben oltre il vero anche se è indubbio che questa realtà di Casa Pound nel suo complesso rappresenti un fenomeno in crescita. Quasi un piccolo evento mediatico. Continua a leggere