I camerieri tedeschi: “Noi non serviamo più i neonazisti”

Dopo l’aggressione a un loro collega, la decisione dei lavoratori di bar e ristoranti di Ratisbona: “I naziskin non sono graditi”.

29229 I camerieri tedeschi: Noi non serviamo più i neonazisti

Novanta camerieri della città tedesca diRatisbona hannoannunciato oggi che d’ora in poi si rifiuteranno di servire neonazisti ai tavoli di ristoranti e bar dopo che un loro collega, accorso a difendere una donna nera e un bambino aggrediti da naziskin, è stato malmenato.

NESSUN SERVIZIO PER I NAZI – Con effetto immediato, il personale di bar, ristoranti e alberghi della pittoresca città medievale non potranno più servire il cibo o alcool agli estremisti di destra, come ha annunciato il gruppo al quotidiano Donau Post martedì scorso. “Nazisti e razzisti di altri non trovano posto nei nostri esercizi”, hanno dichiarato, aggiungendo che Regensburg è una città civile, dove persone di provenienza diversa vivono pacificamente. L’iniziativa, denominata Keine nazisti für Bedienung, o “Nessun servizio per i nazisti,” è nata a sostegno di un giovane barista aggredito da una banda dinaziskin quando ha cercato di proteggere una donna dalla pelle scura e il suo bambino dai loro insulti pochi settimane fa, secondo la Mittelbayerische Zeitung.

L’AGGRESSIONE – Almeno sei uomini con la testa rasata hanno brutalmente picchiato e preso a calci l’uomo prima che fosse in grado di sfuggire a un bar vicino alla strada, dove i suoi aggressorihanno preso a calci la porta, ma non sono riusciti a entrare, dice il giornale. Gli 85 che hanno firmato l’iniziativa credono che il loro sia solo l’inizio di un movimento più ampio, aggiungendo che sperano di vedere un giorno i loro adesivi nelle vetrine di ogni istituzione della città.

http://www.giornalettismo.com/archives/77038/camerieri-tedeschi-noi-serviamo/

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Ora e sempre resistenza

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I MARTIRI DI PIAZZALE LORETO

 

10 AGOSTO 2010  – 66° ANNIVERSARIO DELLA FUCILAZIONE DEI MARTIRI DI PIAZZALE LORETO 

 

 

 

 

 

 

La cerimonia avrà luogo martedì 10 agosto 2010 con il seguente programma:

ore 9.30  a Piazzale Loreto, deposizione di corone alla stele che ricorda i 15 Martiri ed eventuali interventi di rappresentanti delle istituzioni e dei famigliari dei caduti;

ore 21.00 sempre in Piazzale Loreto, Manifestazione antifascista. Prenderanno la parola: per il Comitato Antifascista, Roberto Cenati (Vice Presidente dell’A.N.P.I. Provinciale di Milano). Interverranno alcuni familiari dei caduti. Seguirà un intrattenimento musicale dal titolo "Una cantata partigiana". 

 

I 15 martiri di Piazzale Loreto

di Giovanna Giannini

Umberto Fogagnolo, classe 1911, era un accanito avversario del regime fascista. La sua attività clandestina fu intensa e svolta attraverso numerosi discorsi e scritti. Fu tra i primi a dare l’assalto, il 25 luglio 1943, al "covo" di via Paolo da Cannobio. L’8 settembre formò bande di patrioti, organizzò rifornimenti di armi, aiutò ed inquadrò i compagni di fede. Nell’ottobre del 1943, in pieno giorno, venne arrestato a Milano nel corso Vittorio Emanuele perché affrontò coraggiosamente il comandante della " Muti", Colombo, mentre pestava un operaio. 

Domenico Fiorani, classe 1913. Nel settembre del 1943 fu licenziato dallo stabilimento nel quale lavorava, aveva poco denaro e la moglie da curare, fu così che si dedicò intensamente all’attività politica. Fondò una nuova sezione socialista a Sesto San Giovanni e diede la sua opera come propagandista e collaboratore di giornali clandestini. Il 25 giugno 1944 mentre si recava a trovare la moglie in ospedale fu arrestato dalle SS e trasferito a San Vittore. 

Vitale Vertemati, aveva 26 anni quando fu arrestato il 1° maggio del 44’ a causa del suo lavoro di collegamento tra i vari gruppi partigiani. 

Giulio Casiraghi, classe 1899, militante nel partito comunista da lunga data. Fu arrestato: nel 1931 per reati politici e per aver svolto attiva propaganda sui fogli clandestini, venne liberato dal confino di polizia nel 1936, nel 1943 perché organizzatore degli scioperi verificatisi alla ditta " Marelli" e infine il 12 luglio dello stesso anno in quanto addetto alla ricezione dei messaggi da Londra per gli aviolanci.

 Tullio Galimberti, classe 1922. Chiamato alle armi, anziché militare nelle file fasciste, preferì dedicarsi al movimento clandestino. Ebbe attivi e frequenti contatti con i G.A.P e svolse numerose missioni importanti. Fu catturato in pieno giorno in una via centrale di Milano. 

Eraldo Soncini, classe 1901. Fin da giovane partecipò ai movimenti proletari. Attivissimo militante nelle file del partito socialista, subì un primo arresto nel 1924 e in tale occasione fu violentemente bastonato. Dopo l’8 settembre fu attivamente ricercato, ma ciò non gli impedì di partecipare alla lotta clandestina sino al giorno in cui fu catturato dalle SS. 

Andrea Esposito, 46 anni, iscritto al partito comunista collaborò attivamente con i partigiani della 113° brigata "Garibaldi". Fu arrestato il 31 luglio in casa insieme al figlio Eugenio, che era sfuggito ai nazifascisti per non andare a combattere sotto le insegne della Repubblica Sociale e che verrà deportato a Dachau. 

Andrea Ragni, 23 anni. Dopo l’8 settembre, mentre partecipava ad un’azione per tentare di impossessarsi di armi, fu ferito e ricoverato a Niguarda da dove riuscì a scappare. Arrestato una seconda volta, riuscì a fuggire nuovamente, ma venne ripreso e rinchiuso a San Vittore sino al giorno della fucilazione. 

Libero Temolo , classe 1906, frequentò sin dalla gioventù i circoli comunisti del proprio paese e soffrì il carcere e le persecuzioni. Giunse a Milano nel 1925 e divenne un attivo organizzatore delle S.A..P. Fu catturato al posto di lavoro nell’aprile del 1944. 

Emidio Mastrodomenico, classe 1922, si trasferì a Milano nel 1940 dove operò presso il commissariato di Lambrate. Fu arrestato in quanto capo delle GAP. 

Salvatore Principato, classe 1892, militò sin da giovane nel partito socialista. Nel 1933 fu una prima volta arrestato perché apparteneva al movimento " Giustizia e Libertà". Rilasciato tornò a svolgere attività antifascista e dopo l’8 settembre lavorò intensamente per la libertà d’Italia fino al giorno del suo arresto. 

Renzo Del Riccio, classe 1923, socialista , era soldato di fanteria quando l’8 settembre con il suo reggimento partecipò ad accaniti scontri contro i tedeschi in Monfalcone. Tornato al suo paese, lavorò sino al marzo del 1944, epoca in cui, essendo stata chiamata la sua classe, riparò in montagna nei dintorni di Como. Organizzò un audace tentativo di sabotaggio con la collaborazione dei partigiani. Arrestato, fu inviato dai tedeschi in Germania, ma a Peschiera riuscì a fuggire e a nascondersi poi a Milano in casa di parenti. Fu arrestato in seguito ad un falso appuntamento nel 1944. 

Angelo Poletti, svolgeva un ‘attiva propaganda partigiana tra i lavoratori dell’Isotta Fraschini presso cui lavorava. Fu arrestato mentre andava a prelevare armi per i compagni. Rimase per molto tempo a San Vittore dove subì sevizie. 

Vittorio Gasparini , dopo l’invasione tedesca, messosi in aspettativa collaborò con i partigiani raccogliendo fondi e curando il funzionamento di una radio trasmittente clandestina. Fu arrestato nel novembre del 1943 vicino Brescia. Rimase a San Vittore sino al giorno della sua fucilazione. 

Gian Antonio Bravin , classe 1908, dopo l’armistizio iniziò la sua attività politica. Fece parte del III Gruppo GAP di cui divenne il capo organizzando vari colpi. Venne arrestato nel 1944. 

http://www.storiaxxisecolo.it/dossier/dossier4.htm 

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Economia e Costituzione

Economia e Costituzione

 

 

 

Art. 41 . L’iniziativaeconomica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l’utilità socialeo in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlliopportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essereindirizzata e coordinata a fini sociali.

 

MARTEDÌ 13 LUGLIO

 ore 20 : Aperitivo RI- Costituente

 ore 21 :

Incontrocon il prof. Andrea Di Stefano

 

(direttore Valori e collaboratore di Radio Popolare) 

 

presso lo Spazio Baluardo

 

Parco Scheibler – via Lessona 43 –Mi

 

Coordinamento Sezioni Anpi diZona 8

in collaborazione con ComitatoAntifascista di Zona 8 e Spazio Baluardo 

 

 

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