GIAMBELLINO - Rotta verso il 25 aprile 2012
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Villa Triste - parte 1
Villa Triste - parte 2
PIAZZA FONTANA 43 ANNI DOPO
In occasione del 43° anniversario della Strage di Piazza Fontana, come sezioni ANPI di Zona 8 e con il patrocinio e il contributo del CDZ8 abbiamo iniziato un percorso di laboratori nelle scuole, con la collaborazione del Laboratorio LAPSUS, sul tema della strategia della tensione.
Pagine della storia relativamente recenti del nostro paese, ma che in particolare i giovani conoscono molto poco.
In questo percorso è inserito uno spettacolo teatrale che si terrà al C.S.R.C. di via Aldini 72 il 30 Novembre alle 20.45.
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stop bombing Gaza
BASTA AL MASSACRO
GIOVEDI’ ORE 18.30 PIAZZA S. BABILA
Nell’ultima settimana Israele ha ripreso la sua campagna militare di “difesa” contro la minaccia palestinese. Questo è ciò che passa attraverso la maggior parte dei mass media ed è quanto i governi si ostinano a ripetere per giustificare un genocidio. Nell’indifferenza e nel silenzio quasi totali degli organi governativi mondiali l’aggressione barbarica continua con attacchi aerei, navali, e da terra.
L’operazione “Pillar of Clouds” si sta compiendo, come una seconda operazione “Piombo F
uso” (o forse anche peggio), da Gaza al West Bank. E’ in corso un massacro, dove aumenta la violenza contro i centri abitati con la scusa di colpire le forze della resistenza, e con la conseguenza che a pagare è la popolazione tutta. Al momento sono oltre 70 le vittime e circa 400 i feriti. Non si può rimanere indifferenti di fronte ai soprusi che continuamente Israele compie sulla popolazione palestinese e tanto meno ora che c’è bisogno di essere solidali il più possibile con un popolo che da 64 anni resiste a un’occupazione militare. Non rimaniamo inutili di fronte l’orrore, le lacrime, le preoccupazioni e la disperazione poiché la tristezza non è un’arma, ma la rabbia sì.
Trasformiamo insieme questa rabbia in azione collettiva. Resistiamo al fianco del popolo palestinese che resiste, contro il sionismo,contro chi difende Israele e contro le politiche economiche che ne hanno permesso l’incessante crescita.
Solidali con il popolo palestinese che resiste.
Boicotta Israele.
Viva Palestina!Viva Intifada!
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12 dicembre 1969, 12 dicembre 2012
Per ricordare la matrice fascista e di stato della strage di piazza Fontana, l’innocenza di Pietro Valpreda, l’assassinio di Giuseppe Pinelli e Saverio Saltarelli, denunciare i pericoli attuali del neofascismo
Mercoledi 12 dicembre 2012
Manifestazione degli studenti medi e universitari
SABATO 15 DICEMBRE 2012
MANIFESTAZIONE CITTADINA
ore 15 concentramento in Porta Venezia
conclusione in piazza Fontana
La strage di piazza Fontana, con la morte di 17 persone inermi e il ferimento di quasi un centinaio, fu provocata da una bomba collocata dal gruppo fascista di Ordine Nuovo all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura, con la copertura degli apparati dello Stato.
Un anno dopo, il 12 dicembre 1970, un corteo per ricordare la strage venne vigliaccamente caricato. Colpito al petto, all’altezza di Via Bergamini angolo Via Larga, da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, rimase a terra e morì un giovane militante di sinistra, Saverio Saltarelli. L’intento era di creare nel Paese un clima di terrore per bloccare, attraverso la repressione poliziesca e il restringimento delle libertà democratiche, le lotte operaie e studentesche che stavano scuotendo dalle fondamenta la società. A sancire questa verità le ultime sentenze degli stessi tribunali che hanno riaffermato la matrice dell’attentato, nonché le responsabilità di Franco Freda e Giovanni Ventura, due degli stragisti fascisti.
Ribadirlo significa testimoniare quella verità che si vorrebbe nuovamente oscurare in nome di una generica condanna del terrorismo. Con essa nascondere le tragiche circostanze della morte di Giuseppe Pinelli, la diciottesima vittima innocente di piazza Fontana, che fu fatto precipitare da una finestra del quarto piano della Questura milanese, non certo per un “malore attivo”, quando si cercava di attribuire a Pietro Valpreda e agli anarchici la responsabilità di quanto accaduto. Tanto più oggi quando, attraverso operazioni “culturali, come film che romanzano l’intera vicenda o libri fintamente di inchiesta, si cerca di sviare nuovamente la verità o puntare a una sorta di riappacificazione mettendo vittime e carnefici sullo stesso piano. Per iniziare a condividere davvero la memoria occorrerebbe in primo luogo che i protagonisti di allora si mettessero seriamente in discussione, a partire dai vertici delle istituzioni e dai i servizi segreti, attraverso la cancellazione del segreto di Stato e la messa a disposizione di tanti documenti ancora occultati.
Ma la memoria di ieri impone di parlare anche del presente in una città, dove da un lato non solo si continua a negare spazi sociali ai giovani, procedendo per altro ottusamente allo sgombero di quelli esistenti, e dall’altro, attraverso la destra istituzionale, rimasta al governo della Provincia, proteggere e sostenere ancora finanziariamente gruppi apertamente fascisti, sempre più intenzionati a conquistarsi un ruolo in città attraverso l’intimidazione e l’azione violenta.
Per non dimenticare niente e nessuno
Per ribadire che la strage fascista di piazza Fontana è una strage di stato
Memoria antifascista, Adesso basta, Amici e compagni di Luca Rossi, associazione amici di Dax, associazione Amici e familiari di Fausto e Iaio, associazione culturale Punto rosso, Associazione di amicizia Italia-Cuba, associazione Per non dimenticare Varalli e Zibecchi, Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, Comitato antifascista di zona 6, Comitato antifascista zona 8, Partigiani in ogni quartiere, Lapsus, Osservatorio democratico sulle nuove destre, Zona 3 per la Costituzione, Zam
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